L'AZIENDA
Apemaglia nasce a Pieve Santo Stefano di Lucca nell'ormai lontano 2004, per assecondare la passione delle api di Tiziano, il fondatore. All'inizio con solo 8 alveari, acquistati da un apicoltore con allevamento biologico, oggi l'azienda conta più di 250 alveari tutti in allevamento con metodo biologico praticando apicoltura nomade.
Il nomadismo è particolarmente intenso e diretto verso fioriture uniflorali e pregiate.
Sin dall'inizio l'azienda fu riconosciuta idonea all'allevamento biologico in quanto tutto il materiale utilizzato rispecchiava il disciplinare imposto.
Gli apiari sono situati a circa 300 metri di altitudine sulle colline della Lucchesia. La gestione è familiare e si produce ottimo miele uniflorale di: Acacia, Castagno, Melata, Tiglio, Millefiori. Con una trentina di alveari selezionati, si produce inoltre dell'eccellente Pappa Reale Fresca e del Polline di Qualità.
La stagione produttiva inizia con la fioritura dell’ acacia sin dai primi giorni di maggio. Dopo aver scelto le migliori famiglie produttive e il luogo con una buona fioritura avviene la posa, sugli alveari, dei melari con dei favi idonei per la raccolta del miele.
Da qui in poi inizia la transumanza delle api rincorrendo la miglior fioritura, partendo da una bassa altitudine per poi salire. In questo modo l’azienda riesce a produrre una miglior qualità di miele.
Questo si ripete per le diverse tipologie di miele da noi prodotte, fino alla fine della stagione produttiva, all’incirca nel mese di agosto.
Ad ogni fine fioritura avviene la raccolta dei melari che contengono i favi chiusi dalle api con la loro cera e successivamente, portati in laboratorio, vengono aperti (disopercolati) ed infine centrifugati con lo smielatore.
In questo modo si riesce ad estrarre il miele che, parzialmente filtrato, viene messo a decantare in contenitori d’acciaio chiamati maturatori. I favi, in questo modo, non vengono danneggiati e sono pronti per essere riutilizzati.
Dopo circa 20 giorni il miele è pronto per essere invasettato.
Dal mese di agosto in poi l’apicoltore deve preoccuparsi di custodire, nel miglior dei modi possibili, le sue amate api, così che il prossimo anno sarà ricompensato e gratificato dal loro lavoro.